Prima di partire per un viaggio all’estero è sempre consigliabile informarsi riguardo la validità della tessera sanitaria, in modo da capire quali sono le spese sanitarie che copre fuori dai confini italiani, quali tipi di infortuni o incidenti sono coperti e se è valida anche in Paesi extraeuropei.
La Tessera Sanitaria (TS) è un documento personale che ha sostituito il codice fiscale e che viene rilasciato a tutti i cittadini italiani aventi diritto alle prestazioni fornite dal Sistema Sanitario Nazionale (SSN). Dal 2011 la Tessera Sanitaria è stata dotata di microchip e, quindi, sostituita con la Tessera Sanitaria – Carta Nazionale dei Servizi (TS – CNS), permettendo l’accesso ai servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione. Sul retro della Tessera Sanitaria Italiana si trova la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM), grazie alla quale è possibile accedere alle prestazioni sanitarie statali in tutti i Paesi dell’Unione Europea. Ciò permette a chi si trova temporaneamente in uno dei Paesi europei, di accedere a tutte le prestazioni mediche con la stessa modalità di coloro che risiedono in quel determinato Paese. In questo modo, ogni cittadino europeo potrà accedere all’assistenza e alle cure necessarie in modo gratuito, escluso il pagamento del ticket che resta a carico dell’assistito. Oltre ai cittadini italiani residenti in Italia, la Tessera Sanitaria europea viene rilasciata anche:
In Italia la Tessera Sanitaria europea è gratuita e ha una validità di 6 anni, salvo diverse indicazioni da parte della Regione/ASL di competenza. Allo scadere dei 6 anni il cittadino riceverà la nuova Tessera Sanitaria sostitutiva. Se ciò non avvenisse o in caso di furto o smarrimento o, ancora, qualora non vi fosse il tempo necessario per ottenere la tessera prima della partenza, è possibile richiedere alla propria ASL di appartenenza un certificato sostitutivo della TEAM.
Come anticipato la Tessera Sanitaria europea è valida in tutti gli Stati appartenenti all’Europa, ma non solo, difatti è valida anche in Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein. Pertanto, in caso di necessità di prestazioni sanitarie all’estero, esibendo la TEAM si ha diritto a ricevere le cure necessarie. L’assistenza è prevalentemente in forma diretta, pertanto le prestazioni mediche verranno erogate in modo gratuito, salvo il costo del ticket che corrisponde al 20% di ogni prestazione, il quale non potrà essere rimborsato.
In Francia e in Svizzera, Paesi in cui vige un sistema basato sull’assistenza in forma indiretta, viene spesso richiesto il pagamento delle prestazioni mediche. In tal caso, il rimborso (fatta eccezione per il ticket) può essere richiesto sul posto all’Istituzione competente, altrimenti è possibile richiederlo al rientro in Italia presso l’ASL, presentando tutta la documentazione sanitaria e le relative ricevute. È importante sottolineare che la Tessera Sanitaria europea non può essere utilizzata all’estero per cure di alta specializzazione (cure programmate), per le quali è necessaria un’autorizzazione preventiva dell’ASL.
La Tessera sanitaria europea, così come in Italia, copre tutte le prestazioni mediche pubbliche anche all’estero, compresi eventuali ricoveri in ospedale, anche se va sottolineato che alcune cure mediche che in Italia sono gratuite, potrebbero non esserlo all’estero, quindi è sempre bene informarsi a riguardo prima di una partenza. Ad ogni modo, ci sono alcune prestazioni mediche che non sono coperte dalla Tessera Sanitaria, come ad esempio le cure programmate citate in precedenza o le prestazioni sanitarie fatte in strutture private o, ancora, il rimborso delle spese di ritorno nel caso di infortunio o ricovero.
Se la meta del nostro viaggio è uno Stato che non fa parte dell’Unione Europea, la situazione cambia, difatti, la prima cosa sulla quale informarsi è se il Paese in cui andremo abbia stipulato una convenzione, in materia sanitaria, con l’Italia. Difatti, per un cittadino italiano che soggiorna temporaneamente in un Paese che non ha alcuna convenzione sanitaria con l’Italia, tutte le prestazioni mediche e le cure sono a carico dell’assistito, motivo per cui spesso, prima della partenza, alcune persone decidono di stipulare una polizza assicurativa che copra le eventuali spese mediche delle quali si potrebbe avere necessità.
Per coloro che, invece, si recano in uno Stato fuori dall’Europa per motivi di lavoro, generalmente è il datore di lavoro a stipulare un’apposita assicurazione sanitaria che copra le eventuali spese, la stessa cosa accade per chi si reca fuori dall’Europa per motivi di studio, in tal caso l’assicurazione viene stipulata dal soggetto che organizza la vacanza studio. I Paesi extraeuropei che hanno stipulato una convenzione bilaterale con l’Italia, in ambito sanitario, sono: Australia, Brasile, Serbia, Montenegro, Bosnia-Erzegovina, Principato di Monaco – Montecarlo, Macedonia, Repubblica di San Marino, Argentina, Capo Verde, Città del Vaticano e Tunisia. Bensì, in alcuni dei Paesi appena citati non vengono garantite a tutti le cure urgenti durante un soggiorno temporaneo. Difatti, in alcuni di questi Paesi, l’assistenza medica gratuita viene fornita solo ad alcune categorie, ad esempio pensionati, lavoratori, studenti o categorie protette. Per poter partire in modo tranquillo, il consiglio è quello di contattare la propria ASL prima della partenza in modo da richiedere tutte le informazioni del caso.
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