Per gli amanti delle vacanze in montagna, un itinerario on the road imperdibile, da fare in auto o magari in moto, è il percorso noto come la “Grande strada delle Dolomiti”, una strada che attraversa la zona montuosa del nord Italia e si sviluppa dal Trentino Alto Adige, esattamente da Bolzano, sino ad arrivare in Veneto, precisamente nella famosa località sciistica Cortina d’Ampezzo.
Si tratta di un vero e proprio viaggio alla scoperta delle località più antiche e più turistiche dell’arco alpino italiano, ideale per coloro che vogliono farsi stupire da paesaggi mozzafiato, che cambiano a seconda della stagione in cui si decide di intraprendere questo viaggio.
La Strada Statale 48 delle Dolomiti, conosciuta come Grande Strada delle Dolomiti, è lunga in tutto circa 182 chilometri e si tratta di un’importante opera che ha contribuito, in modo fondamentale, allo sviluppo turistico di una delle zone montuose più suggestive di tutta Italia.
La Grande Strada delle Dolomiti, in tedesco Die Große Dolomitenstraße e in inglese The Great Dolomites Road, nacque dall’idea di Theodor Christomannnos, ricco magistrato di Vienna, il quale riuscì a intuire l’importanza di una strada che riuscisse a collegare tutta l’area dolomitica, lungo la quale costruire anche alberghi e rifugi per i turisti che l’avrebbero percorsa.
L’opera fu progettata e realizzata tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo, difatti, i primi cantieri vennero avviati subito dopo l’approvazione del progetto e furono chiamati a lavorare migliaia di operai. Lo scopo era quello di collegare le varie valli presenti nel territorio, in modo da creare una connessione tra culture e popoli che, sino a quel momento, vivevano in modo isolato, cosicché ciò potesse portare a una diversificazione dell’economia.
La Grande Strada delle Dolomiti venne inaugurata nel 1909 e l’evento ebbe risonanza mondiale. Difatti l’inaugurazione venne menzionata da moltissimi giornali internazionali i quali celebrarono la costruzione di una delle opere di ingegneria più importanti del XX secolo. Oggi, al Passo Pordoi, è ancora presente l’obelisco commemorativo in cui sono riportati i dati di questa magnifica opera.
Il viaggio on the road lungo la Grande Strada delle Dolomiti inizia da Bolzano, anzi, più precisamente dal piccolo centro abitato di Cardano, per attraversare un tunnel che porta a Nova Levante, il primo punto panoramico di questo tratto di strada, dal quale è possibile godere della splendida vista del Gruppo del Catinaccio, un massiccio appartenente al Parco Naturale Sciliar-Catinaccio.
A poca distanza da Nova Levante, si trova il Lago di Carezza, uno splendido specchio d’acqua noto per essere il luogo preferito dell’imperatrice austriaca Elisabetta, detta Sissi. La vista del gruppo montuoso del Latemar che si specchia sul Lago di Carezza è davvero straordinaria.
Attraversando il Passo di Costalunga si raggiunge la Val di Fassa in cui è possibile sostare per visitare località molto caratteristiche come Vigo o Campitello di Fassa. Inoltre all’estremità settentrionale della valle si trova la nota località sciistica di Canazei.
A questo punto, si può percorrere la Grande Strada delle Dolomiti per arrivare a Passo Pordoi, il quale segna il confine con la regione Veneto, famoso anche per essere un punto privilegiato dal quale è possibile ammirare la Marmolada e il Sassolungo. Il viaggio prosegue percorrendo ben 33 tornanti che portano dall’altra parte del valico, in provincia di Belluno, nelle località di Arabba e Livinallongo del Col di Lana.
Proseguendo lungo la Grande Strada delle Dolomiti si raggiunge il borgo di Andraz con il suo suggestivo castello. Da qui inizia la salita che porta al Passo di Falzarego, dal quale è possibile raggiungere, attraverso la funivia, il Rifugio Lagazuoi, un punto dal quale il panorama è davvero stupendo, nonché una località di interesse storico, data la presenza di importanti reperti e fortificazioni militari risalenti alla Prima Guerra Mondiale.
Superato il Passo di Falzarego, l’ultimo tratto della Grande Strada delle Dolomiti porta alla Valle d’Ampezzo, per poi arrivare sino alla splendida località turistica di Cortina d’Ampezzo, considerata anche come la Regina delle Dolomiti, data la frequentazione assidua da parte di molti vip.
Una volta arrivati a Cortina d’Ampezzo, vale la pena soggiornare per qualche giorno per poter visitare tutto ciò che offre questa splendida cittadina di montagna. Innanzitutto in questo luogo la Prima Guerra Mondiale lasciò molte ferite e, a tal proposito, merita una visita il Museo della Grande Guerra, così come è consigliabile fare una bella passeggiata lungo Corso Italia, centro nevralgico della mondanità e dello shopping.
Uno degli edifici storici e simbolici di Cortina è Palazzo del Ghiaccio, risalente al 1956, anno in cui ebbero luogo le Olimpiadi Invernali, evento che cambiò completamente la fisionomia della cittadina, trasformandola in una delle mete di villeggiatura più importanti a livello internazionale.
Tra le bellezze naturali imperdibili vi sono sicuramente le Tofane, tre vette imponenti di oltre 3.000 metri percorse da svariati sentieri ideali per gli amanti del trekking. Un altro luogo imperdibile, a soli 14 chilometri da Cortina d’Ampezzo, sono le Tre Cime di Lavaredo, montagne simbolo delle Dolomiti e una delle attrazioni più suggestive. Il punto di partenza per il giro completo delle Tre Cime, da fare rigorosamente a piedi è il Rifugio Auronzo.
Per godersi qualche giorno di relax immersi nella natura, adiacente alle Tre Cime c’è il Lago di Misurina di origine glaciale, nel quale, a seconda della stagione in cui ci si reca, è possibile fare un bagno, un giro in barca oppure un giro in bici lungo la pista ciclabile che collega le due sponde.
Infine, un altro dei rifugi più famosi a poca distanza da Cortina è il Rifugio Faloria, il quale si trova a oltre 2.000 metri d’altezza, costeggiato da diversi sentieri adatti alle escursioni, vie d’arrampicata e percorsi dedicati agli amanti delle Mountain Bike.
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