La Route 66 è uno dei miti americani, un vero e proprio sogno per tutti coloro che amano i viaggi on the road. Si tratta di una strada leggendaria, nata per collegare originariamente la città di Chicago con la spiaggia di Santa Monica, in California, attraversando ben 8 Stati.
La notorietà della Route 66 ha fatto sì che negli anni entrasse a far parte della cultura di massa americana, attraverso la letteratura, la musica e la televisione statunitense. Ciò ha contribuito ad attirare l’attenzione di moltissimi viaggiatori che hanno deciso di immergersi in un viaggio davvero incredibile.
La United States Route 66, o più comunemente chiamata Route 66 o Mother Road, fu una delle prime highway federali statunitensi. Venne aperta nel 1926 e negli anni successivi venne pubblicizzata per promuovere i viaggi su questo percorso.
Inizialmente, come tutte le altre highways, la Route 66 aveva il fondo in terra battuta, ma nel 1938 venne completamente asfaltata. Il percorso della Route 66 parte da Chicago e percorre, da ovest ad est, otto Stati, sino ad arrivare al famoso molo di Santa Monica. Gli 8 Stati sono: Illinois, Missouri, Kansas, Oklahoma, Texas, New Mexico, Arizona e California.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, la Route 66 venne percorsa sempre più intensamente, ma fu nell’immediato dopoguerra che la fama della Route 66 crebbe notevolmente, grazie alla musica, e a tal proposito citiamo il brano (Get your Kicks) on Route 66 interpretato inizialmente da Bobby Troup e grazie a una serie televisiva americana dal titolo “Route 66”.
Purtroppo, però, il mito della Route 66 iniziò a subire un declino quando il Presidente Eisenhower decise di ristrutturare il sistema delle highways federali per renderle più sicure e veloci, il che portò all’esclusione di vari tratti della Route 66.
Ufficialmente oggi la Route 66 non esiste più, nel senso che non esiste più il vecchio sistema di numerazione. Alcuni tratti sono stati sostituiti rispetto al tracciato originario, perciò oggi la Route 66 appare come un mix discontinuo di strade originali, tratti di sentieri quasi del tutto abbandonati e nuove highways. Ciò, però, non significa che non sia più percorribile, anzi, quella che oggi viene definita Historic Route 66 è composta, per più dell’80%, del percorso originale, il quale risulta ancora facilmente rintracciabile e percorribile.
Perciò, per tutti coloro che hanno intenzione di intraprendere questa magnifica esperienza, il consiglio è quello di pianificare accuratamente il viaggio, adottando alcuni accorgimenti.
Anche se in alcune delle nuove mappe la strada della vecchia Route 66 non esiste più, vi sono specifici cartelli, presenti sulle highways, che indicano quale sia il percorso e si contraddistinguono per il vecchio logo della Route 66.
Considerando che la Route 66 è spesso parallela alle moderne highways, è bene conoscere quali sono le strade che hanno rimpiazzato il vecchio percorso: la I-55 (da Chicago a St. Louis), I-44 (da St. Louis a Oklahoma City), I-40 (da Oklahoma City a Barstow), I-15 (da Barstow a San Bernardino), I-10 (da San Bernardino a Santa Monica).
Un altro aspetto da considerare è che il vecchio percorso della Route 66 è piuttosto tortuoso perché la sua costruzione si è adattata all’ambiente circostante, ma è decisamente più affascinante rispetto alle nuove highways.
La Route 66 è, inoltre, costellata da numerosi piccoli ristoranti e stazioni di servizio che contribuiscono a catapultare i viaggiatori in un’altra epoca. Inoltre, visto che nelle mappe ufficiali la Route 66 non compare più, il consiglio è quello di cercare guide e cartine stradali appositamente create per ricostruire il percorso originario della Mother Road.
La lunghezza della Route 66, da Chicago a Santa Monica, equivale a 3.940 km. Visti i tanti chilometri da percorrere alcuni viaggiatori preferiscono esplorare solo un tratto.
Ma per coloro che invece sono intenzionati a percorrere l’intero tratto della Route 66, magari a bordo di una bella moto, potremmo dire che la durata del viaggio è di minimo 15 giorni, i quali possono aumentare in base al numero di soste decise e in base alle attrazioni scelte.
Definire il costo di un viaggio sulla Route 66 è un’impresa difficile, considerando che ci sono molti fattori da valutare. In primis bisogna considerare il costo del volo di andata e ritorno per arrivare negli Stati Uniti. In secondo luogo, bisogna considerare anche il costo per il noleggio di una moto o di un’auto. A questi costi va sommato quello del carburante (considerando comunque che in America la benzina costa meno rispetto all’Italia), quello dei Motel (ve ne sono molti e per tutte le tasche) e quello relativo al cibo e alle varie attrazioni che si sceglie di visitare (musei, parchi nazionali etc.) A tutto ciò va aggiunto anche il costo di un’assicurazione sanitaria che, negli Stati Uniti, è indispensabile dati i prezzi alti per le spese mediche.
In conclusione, per un viaggio di 15 giorni, bisogna considerare una spesa di circa 3.500 euro a persona.
La Route 66 attraversa vari Stati e, quindi, aree climatiche diverse. In linea di massima nel periodo estivo è più affollata dai viaggiatori e, in alcune aree, il caldo è veramente torrido. Di contro, in inverno è meno trafficata, ma è facile incappare in nevicate e forti piogge. Considerando ciò, il periodo migliore per percorrere la Route 66 va da metà primavera a metà autunno, soprattutto i mesi di maggio, giugno e settembre.
Per quanto riguarda l’itinerario, vi sono molte città attraversate dalla Route 66 che indubbiamente meritano una visita. In primis Chicago, che è anche il punto di partenza del viaggio. Poi Springfield, famosa per essere la città natale di Abramo Lincoln, St. Luis nel Missouri e Oklahoma City, una città che sembra essere rimasta ferma nel tempo.
In Texas c’è Amarillo, città in cui c’è il Cadillac Ranch, installazione monumentale a cielo aperto e ancora, nel New Mexico, si passa per Albuquerque o Santa Fe. In Arizona vi è Flagstaff, città nota per essere una delle basi da cui partire per visitare il Gran Canyon.
Infine, in California si passa per Barstow, Los Angeles, fino ad arrivare a Santa Monica, il cui molo è il punto finale di questo lungo e avventuroso viaggio, affacciato sull’Oceano Pacifico e segnato dal cartello “Route 66 End of the Trail”.
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